Quando parliamo della varietà della vita sulla Terra facciamo riferimento al concetto di biodiversità nonostante questo termine venga accostato più facilmente al numero delle diverse specie di piante, animali e microrganismi.
La biodiversità infatti si compone di tre fattori principali, tra loro interconnessi e misurati in base alla diversità:
- degli ecosistemi;
- di specie;
- genetica.
Di conseguenza, maggiore risulta essere il numero di legami tra questi tre elementi, maggiore sarà la ricchezza della biodiversità di un’area.
Il seguente video ci aiuta a capire meglio l’importanza della biodiversità (sottotitoli in italiano).
Gli ecosistemi
Con particolare riferimento agli ecosistemi, intesi come i sistemi di piante, animali e altri organismi che vivono, si nutrono e si riproducono nella stessa area o nello stesso ambiente, bisogna sottolineare la loro funzione all’interno del nostro pianeta.
Essi svolgono un triplice ruolo nei confronti dell’ambiente:
- Approvvigionamento: gli ecosistemi sono fonti di acqua, cibo, aria pulita, risorse energetiche, etc.
- Regolazione: decomposizione degli scarti e dei rifiuti, regolazione climatica, stabilizzazione dei terreni rispetto all’erosione, prevenzione di calamità quali inondazioni, smottamenti, frane, valanghe, etc.
- Culturale: aspetto ricreativo e rigenerativo, spirituale, etc.
Le pressioni che continuamente subiscono i diversi ecosistemi sono molteplici e portano ad un loro graduale deperimento e alla conseguente perdita di biodiversità:
- Deforestazione.
- Sfruttamento eccessivo delle risorse.
- Inquinamento.
- Perdita di nutrienti fondamentali nel terreno.
- Introduzione di specie aliene.
- Pressione della popolazione.
- Espansione agricola.
- Cambiamento climatico.
- Etc.
I trend relativi alla perdita di biodiversità e all’osservazione delle specie viventi a rischio vengono studiati dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura). In particolare è possibile trovare approfondimenti sui numeri della biodiversità sul sito www.iucnredlist.org .
Di seguito una comparazione del numero di specie minacciate a distanza di alcuni anni.

Perdita di biodiversità: quali soluzioni?
Il problema della perdita di biodiversità è ormai noto da anni e le cose che andrebbero approfondite sono le possibili soluzioni.
Secondo i membri del Countdown 2010, gruppo di studio dell’IUCN che ha lavorato per il raggiungimento di diversi obiettivi relativi alla biodiversità, le azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno sono:
- Creazione di aree protette per il recupero e lo sviluppo degli ecosistemi a rischio.
- Incremento della diversità colturale in molteplici aree del mondo e riduzione dell’utilizzo di pesticidi.
- Controllo della pesca per non oltrepassare il livello già allarmante del 75% di tutti i siti di pesca mondiali che si trovano in stato di completo sfruttamento.
- Regolazione e miglioramento dei materiali costruttivi.
- Mitigazione del cambiamento climatico al fine di permettere le regolari migrazioni degli animali.
- Controllo dell’immissione di specie aliene in nuovi ecosistemi in grado di sopraffare ed eliminare l’omologo più debole.
- Integrazione di politiche a livello locale, nazionale e globale con le libere iniziative dei cittadini verso la conservazione della biodiversità.
Successivamente al Countdown 2010, l’IUCN ha varato il piano strategico per la biodiversità periodo 2011-2020 fondato sugli obiettivi di Aichi (Giappone).
Come si può facilmente intuire da questa breve lettura, anche la biodiversità risulta essere uno dei tanti problemi che compongono la matassa dello sviluppo sostenibile.
Essa difficilmente verrà districata senza che gli obiettivi fissati e puntualmente mancati possano essere raggiunti in accordo con tutti i Paesi del mondo, creando sempre un mix tra azioni intraprese dagli organismi governativi (top down) e quelle intraprese dalle comunità e dai singoli cittadini (bottom up).
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